L'inefficienza dei mercati spiegata in maniera semplice






Ho già scritto un post tecnico sull'argomento (qui).


Oggi invece ho deciso di parlarvi di questo concetto (ovviamente sempre secondo la mia opinione) in maniera molto più semplice e con parole decisamente facili.
Parlerò solo del ragionamento che in qualche occasione mi ritrovo a fare.

Sulle borse in queste ultime due settimane ho visto tutto tranne che razionalità ed efficienza.

Secondo la teoria del mercato efficiente i prezzi riflettono in maniera praticamente perfetta le informazioni esistenti.
Spesso questa situazione si avvera e determinati strumenti/beni sono prezzati in maniera corretta, ma altre volte i reali valori intrinseci del bene sono molto diversi dal prezzo di mercato.

In realtà se ci pensiamo bene anche per un fattore logico l'efficienza perfetta non esiste:

Siamo noi a muovere il mercato e non abbiamo di certo tutti le stesse informazioni e soprattutto abbiamo strategie di investimento completamento diverse. 
Poi se a questo aggiungiamo i momenti di euforia, sia nel bene che nel male, i risultati ci portano molto lontano dall'efficienza perfetta.

Vi riporto due situazioni che hanno condizionato l'andamento dei mercati nelle ultime settimane:

1) Presentazione del DEF da parte del governo italiano
2) Riduzione delle stime sul lusso da parte di JP Morgan


La situazione italiana è oggettivamente una situazione complicata, però credo che la connessione tra la borsa e questa manovra sia molto meno connessa di quanto effettivamente è stato. I grandi speculatori hanno avuto la meglio spostando giornalmente molto denaro in base alle ultime notizie dal governo.
Spesso il mercato tende ad esagerare presentando situazioni complicate come la "fine del mondo" e ad esaltare situazioni di crescita come eterne.

JP Morgan invece ha detto la sua sul lusso in generale, definendo le società di questo settore "care". In questo ragionamento (che avrà le sue fondamenta e magari tante aziende del lusso sono care) a mio avviso ha un grande buco, ovvero la sua generalità.
Questa analisi ha portato ad una pioggia di vendite sul settore lusso, pioggia che ha bagnato anche Luxottica ( che dopo la previsione di JP Morgan non ha di certo cambiato le sue strategie o interrotto bruscamente la sua crescita, è ovviamente un esagerazione ed un analisi troppo a grandi linee).
Luxottica sarà anche lusso, anche se ho dei dubbi sul suo collocamento preciso, ma ha una determinata situazione, differente per esempio da Salvatore Ferragamo e mettere tutto sotto lo stesso tetto secondo me è un errore.

Questi due esempi sono molto utili a farci rendere conto che spesso i mercati non sono efficienti.
Sarebbero sennò impossibili le performance di grandi investitori come Warren Buffett, Walter Schloss o Keynes.

Come si spiegano i pionieri di quest teoria le maggiori performance da parte di investitori privati? 

Come è possibile che delle persone facciano meglio del mercato se tutte le informazioni sono perfettamente inglobate nei prezzi? 

Nella teoria sono presenti dei momenti in cui i mercati sbagliano e in cui gli investitori "potrebbero" sfruttare tali situazioni, ed è davvero possibile che chi ha battuto il mercato ogni singola volta abbia azzeccato il momento perfetto?

La risposta è più semplice del previsto, essendo giostrato dalle persone il mercato subisce i sbalzi di umore tipici dell'essere umano creando così, alti e bassi di borsa.

Insomma un gruppo di persone preparate, chi più chi meno alle emozioni che derivano dall'investimento azionario con molta probabilità vivrà dei periodi in cui l'emozione prevale sulla razionalità e in quei momenti i mercati sono tutto tranne che efficienti.



"Constatando che il mercato era spesso efficiente, [i fautori dell’ipotesi] ne hanno tratto la conclusione errata che fosse sempre efficiente. Queste due affermazioni sono diverse quanto il giorno e la notte" Warren Buffett




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