Tutte le difficoltà di un'azione in rosso: un esempio corrente.



Dopo l'ottima performance del 2018 che ha raggiunto un più 22% netto (qui il post), il 2019 è iniziato
affrontando una delle situazioni più frequenti se si investe con una strategia Value di lungo periodo: un'azione in rosso.

Nella seconda parte del 2019 ho continuato ad incrementare la mia posizione su krones AG (società di cui analizzo bilancio e settore di mercato nel mio Ebook acquistabile qui) e ad oggi la variazione è di circa il -8%, ma all'inizio dell'anno era il doppio.

Dal punto di vista finanziario la società tedesca è formidabile, stessa cosa se prendiamo in considerazione il vantaggio competitivo che si è creata.
Nonostante questo è arrivata a perdere circa il 50% dai massimi degli anni passati, motivo per il quale ho deciso di incrementare inserendo una parte consistente del mio portafoglio.
Constatando che durante la crisi dei mutui sub prime del 2008 scese di circa il 60% dai massimi di quell'anno una discesa così ampia è di difficile comprensione.

I motivi che possiamo comprendere sono 2:


  • Discesa dell' indice di riferimento nel 2018: -16-17% circa
  • Diminuzione dell'utile netto e quindi dei margini su base annua nel 2018.
Una variazione negativa a mio avviso era sensata, ma non una variazione negativa di questa portata, andrò contro corrente ma credo che potremmo trovarci davanti ad un inefficienza del mercato azionario.

Il rallentamento della crescita e una diminuzione dei margini sono un aspetto superabile e soprattutto la società ha la stessa solidità che aveva prima, le stesse quote di mercato, lo stesso vantaggio competitivo e la stessa tecnologia di un anno fa.

Detto ciò, ci sono comunque delle difficoltà nella gestione di un'azione solida come Krones quando si trova in territorio negativo.


Motivo numero uno il mio capitale negli anni è aumentato e quindi un meno 10% oggi fa più impressione di un meno 10 di due anni fa.

Inoltre anche grazie ad una grande mole di studio e con la costanza nell'applicare una metodologia è normale che ci frullano in testa dubbi e contro dubbi sulla bontà delle nostre scelte.

Motivo numero due nel 2017 e presumibilmente anche nel 2018, anche se manca l ultimo trimestre, le spese in conto capitale sono eccessivamente alte se calcolate in % sull'utile netto  (una componente fondamentale per quanto riguarda il bilancio, almeno a mio avviso).

Infatti dovrebbero essere non superiori ad un 65% circa rispetto all'utile netto.
Quelle di Krones invece sono aumentate e stanno aumentando e vedremo il livello totale del 2018 con la pubblicazione del bilancio consolidato.

Questo aspetto però potrebbe non essere solamente negativo, infatti un aumento delle spese in conto capitale vuol dire aumento degli investimenti materiali o immateriali e quindi date le prestazioni strepitose di Krones negli ultimi anni, mi fa pensare che abbiano deciso, in un momento molto prolifico di investire molto in se stessi.
Stiamo parlando di una società che ha come debiti finanziari a lungo termine un valore uguale a 0.

Non riesco a trovare un solo motivo per il quale Krones non sia un'ottima società, nonostante questo la borsa può essere irrazionale per moltissimo tempo e l'unica cosa che si può fare è attendere e restare calmi, comportamento più facile a dirsi che a farsi ma su cui sto lavorando ormai da molti anni!

Il mio Ebook è ACQUISTABILE QUI!

Commenti

  1. Ciao Andrea, ti seguo da tempo e trovo sempre i tuoi post molto interessanti. Vorrei chiederti un parere su un'azienda italiana che sto osservando da tempo e reputo molto interessante. Sto parlando di Campari! Non si potrebbe quasi considerare una Coca Cola italiana? Se hai voglia di approfondire l'argomento, mi farebbe piacere sapere una tua opinione. Grazie mille in anticipo!

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    1. Ciao Roberto,
      ho studiato molto la società e l'ho sempre trovata interessante.
      L'unico problema era il prezzo di entrata, troppo caro. Per il resto ha davvero pochi unti negativi. Quindi un investimento a buon prezzo non è da escludere!

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    2. Grazie mille per la risposta. Son felice di notare che anche io ero arrivato alla stessa conclusione, infatti non ho effettuato un investimento causa prezzo alto...

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  2. Buongiorno Andrea, è un piacere finalmente trovare un blog dove leggere argomenti legati al value investing, legati alla filosofia di Buffet, Graham, Lynch.
    Condivido la tua stessa passione e sarei contento di poter condividere con te opinioni e consigli.
    Io al momento ho in portafolgio una sola azienda (Technogym). Conosco
    bene il detto “don’t put all your eggs in one basket”, ma il mio capitale iniziale non mi permetteva molta diversificazione e il mio, verso Technogym era un vero e proprio innamoramento, non solo finanziario.
    Cosa ne pensi dell’azienda e hai altri Jolly in analisi al momento?
    Antonio

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    1. Ciao Antonio,
      La Techogym è un vero e proprio gioiello, sia finanziariamente che a livello qualitativo.
      Credo che il suo vantaggio competitivo sia indiscusso, l'unico problema per sono le quotazioni attuali che non consentono un acquisto con un adeguato margine di sconto!
      Conosco bene anche io il detto ma meglio avere una sola buona società che 10 mediocri.

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