Il valore intrinseco

E' possibile calcolare con precisione il valore intrinseco di un'azione?
La risposta è no.

E' possibile calcolare un range di possibili valori in cui la società potrebbe trovarsi?
La risposta questa volta cambia ed è si.

Il concetto di valore intrinseco è relativamente semplice a livello teorico:

Tutte le società hanno un valore, chiamato appunto valore intrinseco. Questo valore è ovviamente ipotetico e attribuito a seconda del modello di valutazione che applichiamo.
Ma giornalmente sui mercati il "valore" viene modificato dagli investitori che acquistano e comprano azioni.

L'aspetto interessante però sta nella possibilità di calcolare in maniera il più corretta possibile questo valore così da poter sfruttare i possibili errori del mercato azionario quando esso porta il prezzo delle azioni molto al di sotto del loro valore intrinseco.

Quali sono i modelli di valutazione più usati?


Quando ho iniziato a studiare i vari modelli di valutazione, ho subito capito che c'erano 3 linee di pensiero molto diverse (ovviamente c'è ne sono altre ma queste le più significative):


  1. Modello che ha alla base una serie di multipli o "indicatori": il p/e (prezzo utili), il dividendo elevato ecc ecc
  2. Modelli matematici che inseriscono all'interno del calcolo del valore coefficienti come il Beta (un indicatore che descrive il comportamento del titolo rispetto al mercato di riferimento detto benchmark)
  3. Modello che cerca di calcolare il valore intrinseco di una società scontando i flussi di cassa
Il modello numero due per quanto possa aver avuto dei riscontri pratici (tutto da vedere nel lungo periodo) non mi hamai definitivamente convinto, poiché dietro i numeri che vediamo salire e scendere in borsa, ci sono delle aziende vere e proprie, fatte di persone e macchinari veri! inserire un coefficiente che spiega come il titolo si muove se il mercato sale o scende a mio avviso non ha troppo senso.

Ma non essendo nessuno per smentire teorie, semplicemente cerco di approfondire il più possibile modelli vicini alla mio modo di vedere la borsa.

Il rapporto prezzo utili o i dividendi "stranamente alti" sono un buon punto di partenza per vedere se effettivamente qualcosa inizia a non andare tra il prezzo e il valore reale.
Nonostante ciò è difficile con questi metodi arrivare ad un range di valori intrinsechi, ma è solo possibile capire se l'azione è in un territorio di ipervenduto o ipercomprato.

Ed ecco qui che Warren Buffett interviene con la sua visione sulla questione, che diciamo è un parere un tantino importante.

Secondo Buffett il metodo migliore è stato messo a punto da John Burr Williams, nel suo libro The Theory of Investiment Value
Buffett sostiene che il valore di un'azienda si calcola scontando il valore di cassa netto atteso dall'azienda con un adeguato tasso d'interesse.

"Valutando in questo modo, tutte le aziende, dai costruttori di calessi ai gestori di telefonia, diventano economicamente confrontabili".

In poche parole Warren Buffett dice che se riusciamo a scontare i flussi di cassa con un adeguato tasso di sconto, è come se trattassimo le azioni come obbligazioni, e quindi il calcolo del valore diventa un qualcosa di molto più concreto.
Warren parla poi dell'ower earning da scontare, una specie di free cash flow dove però vengono sottratte le spese in conto.

Può sembrare un concetto semplice ma non lo è affatto.
Va deciso per esempio il tasso di sconto e soprattutto è molto complessa l "attuazione di questo metodo" con società dai dubbi fondamentali, quindi tanto più investiamo in società con utili prevedibili e tanto più il metodo di valutazione funziona.

Per quanto mi riguarda, quello che ho capito è che la valutazione non può essere "sicura", quindi importante è comprare a sconto e avere pazienza.

Perché il mercato può rimanere irrazionale per moltissimo tempo.

E' molto più importante studiare una società e capire che ha una sua nicchia, un suo mercato e un buon business che calcolare al centesimo il valore intrinseco.
Poiché su una società che ha debito uguale a zero e una vantaggio competitivo potremmo anche sbagliare il tasso di crescita, ma saremo comunque al sicuro (sul lungo periodo) dal fallimento della società!




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