Il gruppo kors acquista Versace: quanto vale un marchio?

Appena letta la notizia mi sono immediatamente fatto una domanda: quanto può valere un marchio?

Il gruppo kors ha offerto circa 1,8 miliardi di euro per l'acquisto di Versace.
Il mercato ha risposto in maniera negativa a tale accordo, sono andato così a dare un'occhiata (in maniera più dettagliata possibile) se la cifra avesse un senso o se fosse una sparata verso l'alto.

Per capire qualcosa di più vi ripropongo il comunicato delle due società:

«Michael Kors Holdings Limited ha annunciato oggi di aver siglato un accordo definitivo per rilevare tutte le azioni rimaste della maison di alta moda Gianni Versace S.p.A. per un valore aziendale complessivo di 1,83 miliardi di euro (circa 2,12 miliardi di dollari USA). Versace, da anni riconosciuta come una delle più importanti aziende della moda e del lusso al mondo, è sinonimo di glamour e stile italiano. John D. Idol, Presidente e Amministratore Delegato di Michael Kors Holdings Limited», ha spiegato. «L’acquisizione di Versace è un importante traguardo per il nostro gruppo. Da oltre 40 anni, la maison Versace, fondata da Gianni, Santo e Donatella nel 1978, rappresenta il simbolo del fashion luxury italiano, testimonianza della tradizione intramontabile del brand. Siamo entusiasti di accogliere Versace nella nostra famiglia di luxury brand, e ci impegniamo a investire nella crescita della maison. Forti delle risorse del nostro gruppo, siamo convinti che il fatturato di Versace aumenterà fino a superare i 2 miliardi di dollari USA. Crediamo che la forza dei marchi Michael Kors e Jimmy Choo, e l’acquisizione di Versace, ci daranno molti anni di crescita dei ricavi e degli utili»


Versace (Givi holding) con un fatturato di 668 milioni e un utile di circa 15 milioni di euro nel 2017 è stata acquistata per 1.8 miliardi.

Con un paragone un po inconsueto diamo un'occhiata a La Doria(società attiva nella produzione di prodotti alimentari).
Ovviamente i settori di mercati sono molto distanti tra loro, ma per quanto riguarda i volumi dei rispettivi ricavi siamo molto vicini.

La Doria nel 2017 ha fatturato 669 milioni di euro con un utile netto di circa 30 milioni.
Se prendiamo in considerazione solo questi due dati potremmo dire che le due società sono molto simili come grandezza.
Il discorso sarebbe 10 volte più lungo: si dovrebbero guardare altre sezioni del bilancio, l'indebitamento , le attività, gli utili non distribuiti ecc

Ma quello su cui sto ragionando è molto meno tecnico e quantificabile:

La Doria secondo il mercato vale 374 milioni di euro.
Versace è stata acquistata per 1.8 miliardi. (quindi implicitamente vale questi soldi)

Eppure le due società hanno lo stesso fatturano e per di più Versace è meno redditizia di La Doria.



Come è possibile?

Leggendo vari articoli ho trovato pareri concordi sull' elevato costo per l'acquisizione, tranne ovviamente quelli del gruppo Kors.

Un valore così alto è attribuibile (a mio avviso) solo ed esclusivamente al marchio, al valore del marchio.

Per ricreare la storicità di un marchio come Versace ci vorrebbero decenni, sempre inserendo le circostanze in cui questo sia possibile, quindi l'offerta ha un senso solo se vista in questo modo; inserendo inoltre una crescita molto alta negli anni a venire( che è tutta da verificare data l'assenza di basi storiche), ma il management di Kors ne è convinto.

Quello che ovviamente a me fa sorridere è che Versace è una società stra famosa, la moda fa questo, ma se si vanno a vedere i fondamentali non mi fa impazzire per niente e anzi non comprerei le sue azioni nemmeno sotto tortura, rimarrei sulla brutta e noiosa produzione di pelati, sughi pronti e succhi di frutta. Business semplice/solido e nel caso di La Doria anche con un vantaggio competitivo per quanto riguarda i prodotti private labels(qui il post su La Doria).

Personalmente penso che il prezzo sia eccessivamente alto e che sia giustificabile solo ed esclusivamente inserendo determinati Fattori che sono tutto tranne che certi.

A volte acquistare qualcosa a caro prezzo può rappresentare una strategia corretta, ma io con la filosofia del Value Investing ben in mente non ci riuscirei proprio.



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