3 titoli a buon mercato

In questo periodo dove la volatilità dei mercati ha raggiunto livelli estremamente alti, alcuni titoli hanno avuto movimenti importanti (sia al rialzo che al ribasso) dei propri prezzi azionari.

Questo, inevitabilmente, ha creato delle occasioni d'investimento portando determinati titoli a contrazioni eccessive rispetto alla realtà dei fatti.
Nonostante questo, che può sembrare un elemento positivo, la prudenza in questo periodo deve essere il fattore  predominante a causa del livello medio-alto dei prezzi azionari.

Ho quindi deciso di parlare di 3 società che a mio avviso sono a prezzo scontato rispetto al proprio valore intrinseco.

                                                                      Emak





 Da oltre 25 anni Emak è fra i principali leader nel settore della cura e manutenzione del verde.
I marchi principali con la quale opera sono: Efco, Oleo-Mac, Bertolini e Nibbi.

Emak detiene in portafoglio un'ampia gamma di prodotti suddivisi in tre aree di business: Outdoor Power Equipment che produce e distribuisce macchine destinate al giardinaggio, all'agricoltura e all'attività forestale; Pompe e High Pressure Water Jetting, specializzata in pompe per l'agricoltura e l'industria, idro pulitrici e urban cleaning; Componenti e Accessori, che sviluppa prodotti per tutti i settori sopra citati, dalle testine per i decespugliatori ai sensori (precision farming)

Dai massimi dell'anno scorso Emak ha registrato una contrazione del prezzo delle azioni di circa il 40%.
Nonostante ciò, praticamente tutti gli indici di bilancio rispetto allo scorso anno (2017) sono in crescita ed è inoltre stata ufficializzata un importante acquisizione, quella di Lavorwash.
Il settore in cui rientra Emak non è semplice e nemmeno privo di concorrenza.
Nonostante questo, a mio modesto parere, credo sia una società con ampi margini di crescita e che finanziariamente parlando è in buone condizioni.
La sua forza inoltre è il contatto con le persone, in un settore del genere questo processo è essenziale, poiché i prodotti servono a chi lavora tutti i giorni e nel lavoro serve fiducia e affidabilità, elementi che non mancano in casa Emak.




                                                                       La Doria

La Doria è una società italiana fondata nel 1954.
Produttrice di diversi prodotti, principalmente 4: derivati del pomodoro, legumi, succhi di frutta e sughi pronti.

Si posiziona come il primo produttore italiano di legumi conservati, pelati e polpa di pomodoro.
E come secondo produttore di succhi e bevande di frutta.
E' leader nell'export verso la Gran Bretagna, la Germani, I Paesi Scandinavi e il Giappone, esportando anche in moltissimi altri paesi.

La sua struttura è abbastanza semplice, partendo dal fatturato vediamo che il 94,8% è generato da marchi private labels e il 4,1% da marchi propri.
I marchi proprio sono quelli a marchio La Doria e invece quelli a marchio private labels?

L'espressione private labels è usata per indicare i prodotti che portano il nome della catena distributiva o del supermercato che li pone in vendita, ma sono ovviamente prodotti da società terze. La Doria svolge esattamente questo ruolo.

Questo business funziona poiché questi prodotti sono di ottima qualità e si trovano a prezzi ridotti rispetto alle grandi marche.

A conferma di quanto appena detto, La Doria negli ultimi anni ha ottenuto ottimi risultati, portando il volume dei ricavi dai 443,5 milioni del 2010 ai 669 milioni del 2017.

Dai massimi dell'anno scorso la Doria ha subito una contrazione di circa il 40%, passando da una capitalizzazione di borsa di circa 475 milioni fino  ai 346 milioni attuali.
La discesa del prezzo delle azioni a mio avviso ha poco a che vedere con il business sottostante, che rimane di nicchia ma forte.
Certo non parliamo di un vantaggio competitivo forte come quello per esempio di Luxottica o Corticeira Amorim, ma comunque abbastanza forte da giustificare un investimento soprattutto se a prezzo scontato rispetto al valore intrinseco.




                                                            British American Tobacco




La
 British American Tobacco è un'azienda produttrice di tabacco di nuova generazione. La gamma di prodotti dell'azienda comprende sigarette, taglio fine(tabacco da arrotolare) e snus in stile svedese. E'presente praticamente in tutto il mondo e con la recente acquisizione della Reynolds American Inc, ha raggiunto un fatturato (2017) di 20,2 miliardi di sterline.
Dal punto di vista finanziario la società è in ottimo stato di salute, pensate che la redditività dell'utile netto sui ricavi ha raggiunto cifre vicine al 30-35%, una cifra spaventosa.
Ha spese in conto capitale che non raggiungono nemmeno la metà dell'utile netto, in poche parole un'ottima società.

Anche quest'ultima azienda da inizio anno ha lasciato sul campo un buona percentuale, scendendo dal massimo valore della capitalizzazione ovvero 127 miliardi di sterline fino agli attuali 86 miliardi.

British ha grandi prospettive di crescita e si posiziona come uno dei leader del settore di appartenenza, inoltre se confrontata con altra società dello stesso settore è a sconto rispetto a quest ultime.
L'investimento, a mio parere, è assolutamente giustificato. Ovviamente come ripetuto all'inizio del post il momento potrebbe essere sbagliato, trovandoci con i listini azionari ai massimi, ma nessuno qui è un mago e nessuno sa cosa accadrà domani.




Tutte e tre le società hanno possibilità di generare una performance compresa tra il 25 e il 45-50% nel caso in cui il prezzo torni nella "zona" del  valore reale
, ovviamente essendo il valore intrinseco solo un range di prezzo, non esiste un numero preciso ma solamente una serie di valori tra cui questo numero è compreso.



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