I valori e i sogni di un uomo straordinariamente semplice.



Avevo compiuto 17 anni e nella parte finale del Sole 24 ore, dove troviamo l'elenco delle società quotate nei mercati italiani,  cancellavo tutte le società che non avevano i canoni da me richiesti. Tra queste non c'era Luxottica. Ero molto più inesperto di ora, ma la bontà della società era sotto gli occhi di tutti. Come faccio sempre, andai a vedere anche il management. Qui ho letto per la prima volta la storia di Leonardo Del Vecchio.

 Warren ama ripetere:

"Il mercato azionario è semplice. Basta acquistare per una cifra inferiore al valore intrinseco quote di una grande azienda gestita da dirigenti integerrimi e capaci, e quindi conservare quelle quote per sempre"

In questo articolo avrei potuto raccontare gli eventi che caratterizzano la vita di Leonardo Del Vecchio, ma questo non è un blog di economia in generale, è un blog che racconta le mie esperienze. Quindi ho deciso di raccontare quello che più mi ha colpito della sua storia e di farvi capire perché lui, a mio modesto parere, è il manager perfetto per una società.

Pensate ad un ragazzino di vent'anni, orfano di padre e con la famiglia in serie difficoltà economiche,che, una volta finito il collegio è costretto ad andare a lavorare come garzone. "Non si ricordavano nemmeno il mio nome, ero l'ultima ruota del carro" cosi racconta in un'intervista bellissima che ho postato qui. Inizia a lavorare per una società che produce ricambi automobilistici e, caso vuole che una piccola parte della produzione sia in montature per occhiali! Volenteroso si iscrive all'accademia di Brera, dove studia design e incisione. E'in questa situazione che esce fuori la sua personalità, stanco di fare il garzone e di essere sotto le volontà di qualcuno, parte e lascia tutto per andare ad Agordo, dove apre una piccola bottega per realizzare montature per occhiali. Questa bottega è l'inizio dell'immensa società che oggi prende il nome di Luxottica. Non era nessuno e con pochi soldi in tasca ma, anche in questo caso perseveranza e voglia di cambiare la propria situazione nel mondo, hanno avuto la meglio su fotocopie umane istruite tutte nello stesso modo.

Proprio la voglia di non avere "padroni", di non dipendere da nessuno che ha portato Del Vecchio a passare da società terzista ad una società ad integrazione verticale che come "padrone" ha solo se stessa. Nell' intervista prima citata , viene spiegato cosa lo ha portato ad "andare oltre". Un anno una società gli ha ordinato meno occhiali e lui , quella notte, non ha chiuso occhio pensando a cosa sarebbe successo se altri avessero fatto la stessa cosa, magari tutti insieme, e li il genio, il lampo di genio.

Il distributore non gli bastava più, quindi iniziò a comprare dei veri e propri marchi come i ben noti Ray-ban e Persol. 
E' stato questo il passo decisivo per poi arrivare al vantaggio competitivo assoluto, cioè vendere direttamente i propri prodotti, creando così la propria clientela, Luxottica non dipende da nessuno, grazie alle scelte di quest' uomo semplice e dterminato.

Lo scorso gennaio Luxottica ha annunciato la fusione con la francese Essilor, dando così vita ad una società con un capitalizzazione di mercato di circa 50 miliardi e ricavi annui di circa 15 miliardi di euro. Del Vecchio ha così coronato il suo sogno. Ha fatto continuare la crescita della società che non sarà più da sola nella sua ascesa ma viaggerà mano nella mano con la sua anima gemella, la Essilor!


Commenti

  1. Management di Luxottica bravo anche dal punto di vista della Corporate Social Responsibility, so che sono una bella realtà di welfare aziendale.

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    1. Si esatto, In Italia sono davvero avanti in tema di welfare, continua assistenza alle famiglie dei lavoratori e bonus di ogni genere.

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