Ecco come nasce il blog fondo Marianna. La storia di un nome
Vi è mai capitato di commettere errori madornali? E non parlo solamente degli errori nel campo degli investimenti, ma soprattutto di quelli che capitano poche volte nella vita ma che ricorderai per sempre. Vi è mai capitato di lasciarvi trasportare esclusivamente dalle emozioni del momento come odio, estrema gioia, ansia, e magari prendere decisioni importanti per il vostro futuro?
A me è capitato. Capita tutt’ora. Vi saprei
raccontare tutto in ogni dettaglio. A 20 anni, si è giovani e impulsivi, si ha
voglia di cambiare il mondo. Ci si sente onnipotenti e di scelte avventate e
sbagliate se ne fanno tante.
Al primo posto della mia lista di scelte
sbagliate e avventate, che ognuno di noi conserva gelosamente, c’è una ragazza,
Marianna. “Un classico”, direte voi. “Un monito” replicherei io. Il fondo di investimenti
lo ho chiamato così per ricordare a me stesso che per investire nel mercato
azionario bisogna essere freddi e razionali. Le emozioni vanno buttate nel
cesso.
Warren Buffett lo ripete spesso: «Difficile
avere buoni risultati fuori dalle nostre sfere di competenza, meglio
concentrarsi su cosa si conosce e non ci provoca emozioni».
Credo che ognuno di noi abbia un valore. Anche
Marianna ne aveva uno. Per quantificarlo, ho provato a farne una stima. Facendo
due calcoli, le ho assegnato un ipotetico "mille". Ho constatato poi
che per altri valeva un misero “cento”, stante il poco impegno profuso nel
conoscerla e la superficialità delle persone.
Le mie previsioni erano sbagliate.
Il suo valore continuava a crescere, proprio
come una società con un vantaggio competitivo durevole. Esisteva però un
problema di base. Il mio investimento era corretto, ma essendo coinvolto
emotivamente al 100%, le mie scelte sono state profondamente errate e, mi sono
ritrovato oggi, senza nulla, in perdita.
Se gestissi il Fondo Marianna, come ho gestito
Marianna avrei quasi sicuramente ottenuto performance negative, contrariamente
alle ottime ottenute utilizzando razionalità e apatia.
Sono riuscito nel campo degli investimenti ad
isolare le componenti emozionali. A non lasciarmi influenzare dagli alti e
bassi del mercato, anche grazie alle parole e all’esempio dei grandi uomini di
cui vi ho già parlato.
Panico e felicità non dettano le mie scelte.
Le dettano conoscenza, impegno e razionalità.
Quando si è coinvolti emotivamente si fa sempre
la scelta sbagliata. Volete sapere perchè? Perchè le nostre emozioni ci portano
completamente fuori strada e ci distraggono dai dati oggettivi. L'unica
possibilità di commettere sempre meno errori è non lasciarsi influenzare troppo
da noi stessi. Come ricorda Graham "il più
grande nemico dell'investitore è se stesso".
Ciao complimenti per le performance si può entrare nel fondo Marianna se si con quali costi e garanzie?
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